Panoramica

La mostra SECRET DOLCE VITA presenta per la prima volta al pubblico SECRET ARCHIVE, un tesoro fotografico appena scoperto contenente milioni di negativi e lastre di vetro inediti che documentano un'Italia nascosta e intima nel corso del XX secolo. Immagini preziose, per lo più mai viste.

 

Con il supporto di Dolce&Gabbana e grazie alla collaborazione con Roma Capitale e l'Assessorato ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda guidato da Alessandro Onorato, la mostra celebra l’essenza di uno dei periodi più iconici della storia di Roma, quando il glamour, il cinema e la moda dominavano la scena, raccontati al ritmo vorticoso dei flash dei paparazzi.

 

Questa “pellicola urbana” si sviluppa come una narrazione emotiva e onirica: un sogno lucido in cui la città, inconsapevole protagonista, vive il proprio splendore sotto gli occhi del mondo. Le immagini non seguono un percorso cronologico, ma evocano uno stato d’animo: quello di un’epoca sospesa, in bilico tra euforia e malinconia, tra rappresentazione e verità.

 

Federico Fellini apre idealmente questa sequenza. È significativo partire con lui non solo per il titolo del suo film che ha definito un’intera epoca, ma perché ne segna lo spartiacque emotivo. Da questo punto simbolico, il percorso visivo risale gli anni precedenti, quando lo stile di vita che oggi chiamiamo “Dolce Vita” non era ancora mito ma quotidianità — e si estende anche agli anni successivi, quando quell’immaginario continuò a vivere sotto nuove forme.

 

Una trama fatta di contrasti: istanti noti illuminati dai flash si intrecciano a scene quotidiane, lontane dai riflettori. Gesti autentici, sguardi rubati, strade percorse, sogni vissuti. Anche nelle immagini più intime o casuali emerge una forza visiva che le rende iconiche, anche se non le abbiamo mai viste prima. È come se questo passato parlasse con una voce sorprendentemente attuale.

 

La selezione alterna scorci ampi e dettagli ravvicinati, in cui il macro dialoga con il micro, offrendo una visione stratificata della città. Una Roma che in quegli anni era il palcoscenico del mondo. Ma oltre il glamour internazionale, si rivelava anche una città reale: popolata da persone comuni, bambini, da volti mai raccontati.

 

Rivederla oggi — attraverso queste immagini inedite — significa dunque ricostruire un sogno: quello di un passato inconsapevole della propria leggenda.

 

Edoardo Dionea Cicconi

Curatore della mostra

Opere